La borsa portapranzo giapponese

Questa volta l’ispirazione è venuta da una vlogger giapponese: nuunuuworks sewing.

Navigavo infatti sui video giapponesi alla ricerca di idee per utilizzare rimasugli di tessuto di dimensioni più o meno grandi.
Per i ritagli più piccoli, trovo geniale il modo in cui costruiscono piccoli borsellini dalle forme diverse. Ne ho visto uno triangolare che pensò sarà tra i prossimi piccoli progetti e per il quale serve davvero pochissimo tessuto.

Intanto, però, con un ritaglio di tessuto un po’ più grande e le strisce che tenevano il pigiama natalizio della disney, ho creato questa borsina porta pranzo, ideale da portarsi in ufficio e dalla fantasia decisamente allegra, colorata e primaverile:

La borsina è molto capiente: ci sta tranquillamente tovaglietta, bento e borraccia.
Ma si può anche ripiegare e diventa minuscola: adattissima anche da tenere in borsa per emergenze o per spese improvvise, senza dover ricorrere a farsi dare alla cassa le anonime e inquinanti borse usa e getta.

Vi lascio il link al video con le spiegazioni. Le misure sono riportate anche in centimetri e le spiegazioni e i passaggi sono molto chiari, anche senza sapere il giapponese.
Anche questo è un progetto facile e adatto alle principianti: ripiegata la stoffa nel modo corretto, ci sono solo poche cuciture dritte da fare.
https://www.youtube.com/watch?v=B96gXgsfyEs&t=260s

Il borsello per il fratello

Il borsello per il fratello, ho fatto anche la rima!


Poco prima di Natale, mio fratello ha chiesto gli cucissi un borsello in jeans. Le misure le ha scelte lui.
Per l’esterno, quindi, ho recuperato la stoffa dalla gamba di un vecchio paio di jeans neri non più utilizzabili (parte dello stesso jeans l’avevo usata per il giaccone in jeans di Diego: https://ceciliasthimble.wordpress.com/2018/01/21/il-giaccone-in-jeans-di-diego/)

Il borsello doveva esser agganciabile alla canna della bicicletta, per questo ho lasciato dello spazio in modo che da chiuso la canna della bicicletta possa passare tra la patta e la tasca principale (nella foto dove c’è il mio braccio):

Anche le chiusure le ha scelte lui, perchè voleva richiamassero l’idea di una cintura… A mio parere non sono adatte: sono molto delicate e le vedrei meglio usate come elemento decorativo. Già in fase di cucitura cominciavano a segnarsi e rovinarsi.

Vedremo: quando cederanno le sostituiremo!

Il borsello ha anche una tracolla per esser portato a spalla per cui il retro è liscio per non fare attrito con la stoffa dei capispalla: temevo infatti che le borchiette del jeans potessero rovinare le giacche, come è successo a me con una borsa.
Il davanti, invece, è ricavato dalla parte di gamba superiore del jeans, dove ci sono le tasche:

Per la fodera, invece, ho scelto un cotone pesante da arredamento in tinta e ho aggiunto un portapenne:

Io sono soddisfatta del risultato finale e il mio compagno, dopo averlo visto, ha subito esclamato “e a me?” 😀

Blusa con ritagli di stoffa

All’ultima fiera abilmente, ormai sembra passata una vita fa, era il 2019, in uno stand venivano venduti piccoli ritagli di tessuto di diversa composizione, colore, fantasia, ad un prezzo irrisorio. Ora non ricordo nemmeno più, ma si parlava di 1-2 €.

C’erano molte persone che le compravano con l’intenzione di farne sciarpine o presine.

Ma io mi ero innamorata di questa fantasia e ho cercato tutti i ritagli che trovavo. In realtà, confrontandoli con calma a casa, mi sono resa conto che non erano proprio perfettamente tutti uguali: o la tonalità del fondo cambiava o cambiava il colore delle foglie o quello dei fiori. Pochi piccoli cambiamenti ma che rendevano difficile trovare un modello che si riuscisse a fare stare nei vari pezzettini e facesse sembrare questi cambiamenti voluti. Ma alla fine credo di esserci riuscita con questo modello trovato su un vecchio numero di la mia boutique:

L’unica modifica fatta, vista la mia età e la mia conformazione fisica, che non mi permettono certo di non indossare il reggiseno, è stato rendere lo scollo dietro meno pronunciato, in modo da nascondere, appunto, il reggiseno.

Il modello originale, inoltre, prevedeva di inserire un bottone nella fascetta sulla schiena, ma provandola imbastita mi sono resa conto che non era necessario: la blusa si riusciva ad infilare e sfilare dal collo senza problemi.

Devo dire che sono soddisfatta di come sono riuscita a sfruttare quello che avevo e la blusa mi piace molto.

Sul manichino.

Purtroppo mi sono resa conto che il modello non è adatto a me e non mi sta bene o, perlomeno, non mi vedo bene io. Il dettaglio sulla schiena, però, mi piace molto e il modello è facilmente modificabile, essendo molto semplice. Infatti è considerato anche un modello facile da cucire. Magari in futuro potrei togliere ciò che non mi piace e rifare qualcosa di simile ma più “nelle mie corde”, in fondo il bello del cucito è anche questo, no?


Tutorial semplice per una giacca per la bambola da 30 cm

Mia nipote, dopo essersi fatta cucire alcuni vestiti per le sue bambole, vorrebbe imparare e farli lei.

Per colpa della quarantena, non possiamo cucire insieme. Così ho pensato a un facile tutorial per disegnare un modello di corpino base per la una bambola della misura della Barbie. Il corpino può esser usato come base per la parte superiore di un vestito o per una maglietta, una camicina o, appunto, una giacca.
Io ho cucito a macchina, ma tutte le cuciture possono esser fatte anche a mano.

Partiamo dal cartamodello, dove è compreso un margine di cucitura di mezzo centimetro. Se avete poca pratica e cuciture così vicine al bordo vi creano problemi o se state usando un tessuto difficile (per esempio un sintetico molto scivoloso), potete aumentare i margini di cucitura e dopo rifinire togliendo l’eccesso di tessuto.
Consiglio comunque di usare tessuti che non sfilaccino, come ho usato io, o di tagliare con la forbice “a zig zag”

Il cartamodello riporta tutte le misure in modo che possiate rifarlo. Inoltre ho usato un foglio con quadretti di mezzo centrimentro, che potete usare come riferimento:

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La parte di cartamodello relativa al corpino (a sinistra nell’immagine) va usata due volte, una per il dietro e una per il davanti. Il davanti deve esser più scollato e quindi va tagliato lungo la linea viola riportata sul cartamodello:

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La stoffa poi va piegata a metà, con il dritto all’interno. Poichè stiamo facendo una giacca, che quindi avrà l’apertura davanti, posizioniamo il davanti e la manica lontano dalla piega della stoffa, fissiamo con spilli, disegniamo con un pennarello lavabile o un gesso per sarti o con una matita il contorno e tagliamo. Io ho deciso di fare la giacca con una manica corta, quindi ho piegato il cartamodello della manica lungo la linea tratteggiata viola che segna, appunto, la lunghezza di una manica corta.
Se volete fare un top senza maniche, potete usare lo stesso cartamodello, tagliando solo i due pezzi del dietro e del davanti.

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Il dietro invece sarà un pezzo unico. Togliamo quindi dal cartamodello l’ultimo centimetro verticale e appoggiamolo facendo combaciare la linea tratteggiata verticale con la piega della stoffa:
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Tagliamo anche il dietro, togliamo gli spilli. Dovremmo avere i seguenti pezzi:
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Sovrapponiamo il pezzo del dietro e i due pezzi del davanti, lasciando il dritto della stoffa all’interno e cuciamo le spalle. Come vedere, i due pezzi del davanti devono sovrapporsi tra loro per circa 1 cm:
IMG_20200423_135741Se apriamo siamo in questa situazione:IMG_20200423_135810Ora dobbiamo aggiungere le maniche, dobbiamo sempre posizionare i tessuti dritto contro dritto prima di procedere:

Siamo quasi alla fine.

Nel caso aveste usato un tessuto che necessita di orlo, orlate le maniche. Se, come me, vi volete risparmiare un po’ di fatica e avete usato un tessuto che non sfilaccia potete saltare questo passaggio e lasciare l’orlo a vivo.

Non vi resta che piegare questa specie di croce facendo combaciare i fianchi, fondi e maniche, lasciando sempre la parte dritta del tessuto non visibile e cucire lungo la linea del fianco e della manica:
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Se necessario (nel mio caso no), fate l’orlo al fondo e al collo.

Riportate al dritto il lavoro:

IMG_20200423_144828Ora la vostra giacca è pronta e potete decidere di decorarla come più vi piace.
Potete decidere di lasciarla così o aggiungere bottoni o velcro per chiuderla (i due davanti si sovrappongono per circa un centimetro); potete aggiungere della passamaneria lungo i bordi o delle decorazioni dove più preferite.
Io ho deciso di aggiungere solo una piccola rosellina di raso su un lato:

Finito!

Il gioco delle coppie, parte 1

Il gioco delle coppie perchè con la stessa stoffa della felpa del post precedente ho fatto anche una giacca. E con lo stesso modello di questa giacca, ne ho fatta un’altra con un altra stoffa!

Il modello è di un burda giovane e easy di qualche anno fa (autunno/inverno 2013/2014).

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Mentre con il giornale classico non mi trovo affatto bene, sopratutto perchè la mia taglia risulta sempre eccessivamente lunga, con la versione facile non ho problemi… Misteri della loro tabella taglie!

Inoltre mi piace l’impostazione data a questa pubblicazione: per ogni numero i modelli sono pochi, ma ognuno di questi è declinato in diverse opzioni per cui, con le piccole modifiche suggerite e riportate comunque nel cartamodello, è possibile creare tanti capi!
Lo trovo anche un modo perfetto per imparare com modificare un cartamodello che già abbiamo per creare qualcosa più vicino al nostro stile.

Per esempio, nel caso di questa giacca, erano possibili tre diverse lunghezze e diversi modelli di chiusura:

 

 

Vista la poca quantità di stoffa che mi era rimasta a disposizione e il fatto che volessi comunque prima fare una prova per verificare la taglia e la lunghezza, ho optato per la giacca più corta (modello a):

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Inoltre, rispetto al modello originale, ho eliminato tasche e striscia in vita con i bottoni, allungando il modello quanto la stoffa me lo permetteva.

In origine le maniche erano in cinque pezzi: quattro per la manica superiore e uno per la manica inferiore. Ho modificato il cartamodello in modo da creare una manica in due pezzi (superiore e inferiore)

Niente orli ma taglio a vivo.P1010038b

 

 

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La taglia è risultata essere corretta e, innamorata della foto con la giacca con mantellina, ho creato un’altra coppia: stesso modello ma stoffa diversa!

La felpa preferita

Avevo una felpa con cappuccio e zip davanti che adoravo e che spesso usavo al posto della giacchina nelle mezze stagioni. La infilavo nello zaino da montagna come strato extra… Poi il cane me l’ha mangiucchiata!

Non era recuperabile e così l’ho disfata e ho ricavato il modello per farmene un’altra, con un bellissimo tessuto tecnico che mi avevano regalato a Natale.

E così è nata la mia nuova felpa preferita:

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Come si noterà dai ciliegi in fiore, le foto risalgono ormai all’anno scorso e mi erano rimaste in macchina, però posso dirvi che ho usato tantissimo questa giacchina.

Il tessuto che mi hanno regalato era davvero tanto, infatti sono riuscita a fare anche una seconda giacca, un po’ meno sportiva. Ve la faccio vedere nel prossimo post!

Una gonna super facile

Da tanto non aggiorno il blog e solo oggi mi sono accorta, scaricando altre foto dalla macchina, di non avervi fatto vedere una gonna davvero facilissima e davvero velocissima da fare.

Il procedimento è uguale a quello della gonna a ruota intera, solo che si taglia solo la circonferenza di quella che diventerà la vita.
In pratica ho preso uno scampolo quasi quadrato di stoffa, l’ho piegato in quattro, ho misurato la mia circonferenza fianchi e ho ricavato la misura del raggio della circonferenza. Ho quindi disegnato riportato questa misura nell’angolo ripiegato e ho tagliato.
Aprendo la stoffa ci si ritrova con un quadrato bucato in centro.
In questa apertura ho applicato un elastico tagliato nella misura della mia circonferenza vita, tirandolo man mano per adeguarlo alla misura della circonferenza tagliata nella stoffa.
La parte più lunga è stata orlare la gonna: invece di fare un semplice orlo, ho fatto prima uno zig zag fitto a qualche centimetro dal bordo e poi ho pazientemente sfilato tutti i fili in più…

Ed ecco il risultato:

Il giaccone in jeans di Diego

Quando Diego l’anno scorso ha visto la mia giacca, creata a partire da vecchi jeans dismessi, mi ha chiesto di averne una anche lui.
Così quest’anno per il suo compleanno ho deciso di regalargliela.
A contrasto con il tessuto, voleva un modello a 3/4 classico, da portare con sotto un maglione pesante (nelle foto, invece, sotto indossa solo una felpa leggera).
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Davanti e maniche sono state create a partire da jeans di recupero mentre per il dietro ho comprato del tessuto appositamente:

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Sul centro dietro è presente anche uno spacco per avere maggior agio nei movimenti:

Tutte le cuciture sono impunturate:
IMG_0234Ha scelto revers a contrasto.


La stessa stoffa, un cotone pesante da arredamento (nonostante l’espressione molto perplessa del commesso del negozio dove l’ho comprata, quando ha saputo l’uso che intendevo farne), l’ho utilizzata anche per foderare il giaccone:
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Come si intravede nella foto, sul fianco ho cucito un bottone di riserva nel caso molto probabile in cui ne perda uno… Non sono riuscita a far combaciare perfettamente il motivo, ma a dire il vero non ci ho nemmeno provato: il progetto era già sufficientemente complesso così! Mi pare comunque il risultato finale non sia totalmente da buttare.
Anche i bottoni sono a contrasto con il modello classico, ma in linea con il tessuto sportivo:
IMG_0233Il modello è di burda, il Burda B6871, che comprende anche calzone, gilet, e giacca di lunghezza classica.
L’unica modifica fatta è stata l’eliminazione delle tasche.

Il modello non è semplice e sicuramente non adatto per chi è alle prime armi. Credo fosse la prima volta che mi cimentavo in un cartamodello così complesso, ma, a parte il tanto tempo che mi ci è voluto a completare il progetto, l’unica vera difficoltà che ho trovato è stato montare il collo dietro. Le istruzioni, che erano in inglese, non erano chiarissime e ho dovuto cercare su altri libri come fare.
Comunque, dopo aver fatto e disfatto non so quante volte, infine sono piuttosto soddisfatta del risultato finale.

Vedo che poi lui lo porta con piacere già da un mesetto, quindi direi che l’obiettivo è stato raggiunto!

Saggio di danza

Bentornate a tutte!
Vi sarete accorti che in questo periodo ho scritto di meno, ma non certo perchè non ho cucito!

Qualche tempo fa mi è stato chiesto di cucire 12 abiti per un saggio di ballo. Lo spettacolo di sarebbe svolto a fine maggio e dodici abiti sono tanti!
Per circa un mese avevo lycra verde dappertutto in casa…


L’idea iniziale era quello di un abito monospalla, con gonna a ruota intera lunga.
Essendo un abito da ballo, ho aggiunto anche una “mutanda”: in pratica ho cucito un body monospalla tagliato però in vita. Nella cucitura della vita ho inserito anche la gonna a ruota.

L’orlo della gonna, visto che la lycra non sfilaccia, ha il taglio a vivo, mentre la scollatura e il giromanica sono stati tutti orlati usando un punto zig zag per mantenere l’elasticità.

Le foto sono state fatte con il cellulare e non hanno una grande qualità, purtroppo. Ho anche fatto un breve video:

Era la prima volta che mi cimentevo nel cucire un costume da ballo e mi sono divertita molto, anche se fino all’ultimo ho pensato di non farcela!
Ma mai arrendersi!

Il cappottino da mezza stagione

Se un’amica ti chiede di accompagnarla in un negozio di stoffe, che fai? Stai a casa?

Ed è così che, cercando uno scampolo di lana per lei, ho trovato uno scampolo di un misto lana-seta di cui mi sono innamorata.
Non sapevo bene che cose ne avrei fatto, ma non potevo lasciarlo lì…

Per qualche tempo è rimasto nel cassetto.
Poi questo autunno, leggo una recensione su “sewingprincess” e vedo un cappottino semplice semplice che potrebbe fare al caso mio.
Togliendo le tasche dovrei anche riuscire a farmi bastare il mio scampolo…

Ed eccolo qui:
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Il modello è semplice da cucire e, una volta stabilita la mia taglia, non ho fatto alcuna modifica.
Ho solo eliminato le tasche, che comunque erano applicate. Il cartamodello del cappotto, quindi, non ho dovuto modificarlo.

La manica è in due pezzi:
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e, nonostante io abbia gli avambracci importanti, veste bene senza stringere.

Il dietro invece è tagliato in un pezzo unico: P1000675b

Ho foderato interamente il cappotto con una fodera in raso in tinta:

Il cartamodello prevedeva 5 bottoni non troppo grandi, tutti posizionati nella metà superiore del cappotto. Avendo tolto le tasche e poichè mi pareva che il modello lo permettesse, ho preferito inserire solo 4 bottoni, di misura più grande e distriburli uniformemente lungo tutta la lunghezza.

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Come dicevo, la stoffa che ho usato è un misto lana-seta non molto pesante. Più che un cappotto, quindi, risulta esser un soprabito adatto alla mezza stagione ma non sufficientemente caldo per l’inverno.

Per ora l’ho utilizzato per ingentilire un outfit altrimenti molto sportivo, ma devo dire che lo vedrei bene anche su un abito, magari per una cerimonia.

Insomma, lo adoro!
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